L'arte della ceramica è una pratica antica e testimonia il desiderio umano di creare oggetti funzionali e belli. Come cultore di questa forma d'arte, può parlarci della tua passione?
Il mio lavoro si basa sulla materia e sul processo. Sono attratto dal colore, dalla consistenza e dalla sensazione tattile dell'argilla. L'argilla può essere morbida e registrare i segni e i movimenti del creatore, ma può anche trasformarsi in un materiale duro come la pietra, vulnerabile a crepe e rotture. Le fratture sono spesso viste come difetti o danni, ma nel mio lavoro incoraggio e manipolo il materiale proprio cercando di accentuare questi "difetti".
Credo che questi elementi visivi diano un senso di introspezione legato alla personale esperienza di vita di chi guarda i miei lavori. Il mio linguaggio visivo si è sviluppato nel tempo attraverso le mie esperienze. Nel passato ho fatto il macchinista, lavorando con l'acciaio e la grafite in un ambiente industriale. Questa esperienza, unita alla mia affinità e curiosità per la natura, conferisce un'estetica unica al mio lavoro. Tendo a guardare a molte fonti di ispirazione: edifici e spazi abbandonati, formazioni naturali e l'ambiente che cambia.
Traggo le mie idee concettuali dal paesaggio sia ambientale che politico, rispondendo a ciò che mi sollecita in qualsiasi ambiente mi trovi, che sia fisicamente o mentalmente.
La tua ricerca progettuale è chiaramente basata sui materiali. Puoi dirci qualcosa di più sul tuo processo creativo?
Utilizzo argille grezze di colore terroso che polverizzato. Utilizzo anche gli scarti dei progetti e in generale tutto ciò che riesco a trovare per creare le mie opere. Odio vedere materiali buoni sprecati e buttati via. I miei materiali arrivano sia da un'attività di raccolta e recupero nell'ambiente, sia dall'acquisto presso un fornitore locale di argilla di Dallas, TX.
La ceramica è un mezzo che può avere un'impronta di carbonio molto impattante, essendo i materiali importati da tutto il mondo... Io uso argilla scavata, minerali raccolti e coloranti e materiali di provenienza locale. Inoltre, riciclo tutto, dall'argilla agli smalti, fino a vecchi oggetti di bisquit, che polverizzo in grog per l'argilla.
Cerco di spingere i limiti del materiale ceramico attraverso l'uso di varie tecniche che ho sviluppato sia durante i miei studi accademici che nei miei viaggi all'estero.
Per 5VIE Design Week 2023, nell'ambito della mostra collettiva "Prendete e Mangiate", hai presentato un set di piatti la cui superficie evoca l'asprezza della terra e la ruvidità, ma allo stesso tempo la fragilità. Come è nata l'ispirazione per questo progetto?
Sono sempre stato attratto da ciò che è fratturato, rotto e scartato (edifici, oggetti, paesaggi erosi). Inoltre, il tempo trascorso nella natura mi ha insegnato a rischiare e mi ha offerto tempo e spazio per immergermi nella materia organica.
L'ispirazione per il mio lavoro viene dai ricordi del mondo naturale e dai ricordi che ho di vari luoghi della natura e della vita. Per me la mia pratica è un discorso sulla maniera in cui noi, esseri umani, percepiamo il nostro ambiente.
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