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06.06.2022 - 12.06.2022

Supapo Criativo

presents: Raiz da Trama by Luciana Teixeira

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Via Santa Marta, 18

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Il progetto Raiz de Trama è una collezione di oggetti di design nati dal dialogo tra le tecniche ancestrali e la cultura materiale e immateriale del Mato Grosso.

Mescolare "Radice" e "Trama" nel processo del design innesca una doppio senso poichè la parola Trama, oltre a rimandare all'azione di intrecciare fibre o fili, rimanda anche all'idea di narrazione, attribuendo così agli oggetti della collezione la categoria di narratori di storie.

Elementi, grafismi, tecniche e processi che materializzano tutti gli elementi del mosaico culturale dello stato di Mato Grosso.

Conoscere il territorio, la sua origine, il sapere, la tradizione elementi che intrecciati diventano i protagonisti della storia che la collezione vuole raccontare, materializzandosi in decine di luminarie, lampade sospese, candelabri.


Trama Etnica

La mescolanza di culture diverse fà parte della storia del territorio dove è localizzato lo Stato di Mato Grosso do Sul, nella regione Centro-Ovest del Brasile, e l’artigianato serve come un campo aperto per esprimere le complessità che definiscono l’essere sul-mato-grossense. Materia prima che può essere trovata nella maggioranza delle regioni brasiliane, il ‘cipò’ è popolarmente conosciuto per fare cestini, spazzatrice e setaccio, oltre a mobili e utensili domestici.

Nel progetto Radice della Trama questo elemento brasilianissimo è usato in maneira da innovare in luminarie che chiamano l’attenzione per le sue forme circolari, quadrate e rettangolari, portano stampe a colori che adornano con leggerezza le laterali dell’oggetto e mescolano il sisal con cotone. Tutti questi elementi insieme alle serie di luminarie del progetto fanno la connessione con l’insieme di infl uenze identitarie che formano questo grande mosaico culturale che è lo Stato di Mato Grosso do Sul.


Lampadario Dionísio

Il lampadario Dionísio, fà omaggio all’immigrante Dionísio Antonio Vieira, che è venuto dallo Stato di Minas Gerais con la sua famiglia nel 1890, lui era discendente di schiavi e ha creato la comunità ‘Furnas de Dionísio’ che al contrario di tanti altri ‘quilombos’ è stata fondata dopo l’abolizione della schiavitù.

Attualmente abitato da 94 famiglie, il quilombo è situato nel municipio di Jaraguari, nello Stato di Mato Grosso do Sul (MS), a circa 35 km dalla capitale Campo Grande.


Selleria Pantaneira

I pezzi della tradizionale selleria pantaneira sono un’invito per tuff are nell’universo rurale di Mato Grosso do Sul. Sono tagli, ritagli, intrecciature e trame che indicano un cammino di ricerca con forte potenziale per il dialogo con il design. L’utilizzazione di variate tecniche nell’universo della selleria pantaneira produce un carattere stetico proprio dopo di rielaborare la cultura rurale molto presente nell’identità sul-mato-grossense, il che crea una connessione identitaria con la contemporaneità.

Gli intrecciati e le trame di cuoio sono molto utilizzati nelle briglie che il pantaneiro usa per ‘encilhar’ (preparare i cavalli con gli attrezzi) i suoi cavalli. La proposta di inserirli in fusione con gli oggetti della vita, come luminarie, attribuisce nuovi significati, molto al di là della sua funzione quotidiana nella cura del corteo di bestiame. Il cuoio acquita nuovi colori, tessiture e contorni in pezzi battezzati in omaggio alle parole, espressioni e gergo della cultura pantaneira, come “vôte” e “vixi”, e a nomi di piatti tipici della gastronomia regionale, come la raff orzata prima colazione pantaneira conosciuta come “Quebra-torto”.


Telaio Paraguaiano

Più di 50% delle città sul-mato-grossenses stanno nella fascia di frontiera con il Paraguay e lo Stato possiede la maggior colonia paraguaiana del Brasile, con più di 200 milla paraguaiani e discendenti. L’influenza della cultura paraguaiana nel quotidiano di tutta la popolazione sul-mato-grossense può essere constatata facilmente tutti i giorni. È radicato nelle abitudini del popolo di MS la mania di prendere il ‘tereré’, mangiare ‘chipa’ e ballare una ‘polca’ al suono di una arpa paraguaiana. Nel quesito vestimenta, il sul-mato-grossense è anché abituato a utilizzare la fascia paraguaiana, posteriormente denominata di fascia pantaneira.

Nell’incorporare al design l’elemento tradizionale paraguaiano oltre la sua funzione originale, che è quella di dare sostegno alla colona cervicale dei ‘peões’ che affrontano lunghi soggiorni a cavallo, il progetto Radice della Trama trasforma questo pezzo, caricato di storie, memorie e paesaggi, nel distacco della Sedia Pagu, un omaggio alla scrittrice, giornalista e militante politica Patricia Gouveia, la musa del Movimento Antropofagico del 1922.


Pagu Sedia

La sedia PAGU è il risultato di una fusione fra tre elementi: la sedia Pantosh (2008) celebre icona della coppia carioca Lattoog + la sedia Fantastic Plastic Elastic Chair (1997) di israelita Ron Arad + i rami di un albero ombreggiato.

Il processo creativo ibrido, che propone fusioni o mescolanze di frammenti di determinati segni, per trasformarli in un nuovo e originale oggetto, è stato ampiamente sviluppato dalla coppia Lattoog nella sua serie ‘vira-latas’, che mescola classici del design nazionale e Internazionale, che aggiunti a oggetti diversi o appena agglutinati tra di loro, presentano nuovi e autentici mobili.

Questo è il concetto utilizzato nella concezione e processo creativo della sedia battezzata col nome di Patricia Gouveia o meglio la PAGU, un omaggio alle donne brasiliane, poiché si tratta di un personaggio importante della scenata brasiliana degli anni 20 e 30, dove PAGU attuava come scritrice, giornalista e militante politica, oltre ad essere riconosciuta come una musa del movimento antropofagico guidato da Oswald de Andrade e Tarsila do Amaral.

La sedia acquista tracce della brasilianità del litorale centrale, più specificamente dello Stato di Mato Grosso do Sul quando inserisce il telaio manuale della tipica fascia paraguaiana nello schienale e sedile, e nei dettagli di trama etnica in filato naturale che compone la struttura di legno naturale