Massimo Rigaglia vive e lavora a Milano, e ha fondato il suo studio nel 2023.
Con un approccio aperto e multidisciplinare, sviluppa i progetti favorendo soluzioni minimali e pragmatiche.
L’osservazione dei comportamenti e dei fenomeni sociali, dei cambiamenti ambientali, delle tecniche produttive artigianali ma anche industriali, la manipolazione dei materiali, utilizzati consapevolmente e con rispetto, lo sviluppo di una certa coscienza progettuale, facendo ricerca a partire dalle conseguenze oltre che dai bisogni, l’indagine storiografica sugli archetipi, talvolta rieditabili attraverso l’utilizzo di nuovi materiali e forme, allo scopo di afferrare configurazioni più adeguate al nostro tempo, tutte queste tematiche, e altre ancora che si aggregano nel tempo, come un processo inarrestabile e in continuo divenire, sensibilizzano la sua attività, ponendo al centro sempre l’uomo in relazione ai luoghi che abita.
Il suo lavoro è caratterizzato inoltre da una coerenza espressiva fatta di gesti elementari, semplici, leggeri, applicazioni di estrema semplificazione e riduzione progettuale oltre che produttiva, quella semplicità necessaria, per tentare di comprendere ciò che innesca motivazioni progettuali oggettive e pragmatiche.