eventi 5VIE Design Week 2025: armonie invisibili territory

AGENDA

07.04.2025 - 13.04.2025

Curated by Carolina Levi - founder of Spazio Giallo

presents: Prendete & Mangiate

Sei qui: Cesare Correnti 14

Art+Design

5vie event

eventi fisici

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Cesare Correnti 14

Via Cesare Correnti, 14

Prendete & Mangiate

armonie invisibili

a cura di Carolina Levi

prodotto da 5VIE Design Week 2025

7-13 Aprile 2025

10.00 - 19.30

Via Cesare Correnti, 14 Milano


Non è la tavola di sempre, 

quella dove si mangia e si beve, 

ma un luogo dove le cose stanno 

senza bisogno di parole, 

senza necessità di risposte. 

Un posto dove ci si può sentire 

senza toccarsi, 

dove le storie non hanno bisogno di uscire 

per essere ugualmente condivise. 


Vasi, ceramiche, vetri e specchi, 

oggetti che raccolgono 

senza volerlo, 

che trattengono quello che non si dice, 

l’invisibile che sfiora l’aria. 

Non è più il cibo, 

è il resto che rimane, 

la piccola crepa, la piega, 

quello che si nasconde in ogni silenzio


Prendete & Mangiate è la mostra curata da Carolina Levi, prodotta da 5VIE Design Week 2025, in una delle stanze del bellissimo appartamento di Via Cesare Correnti 14, che esplora il tema della tavola in una declinazione diversa, più poetica  e concettuale: la tavola come luogo di incontro. 

La poetessa Patrizia Cavalli raccontava che quando si lascia la tavola, ciò che conta è quel che resta: i racconti, i silenzi,  le emozioni che permangono. Esploriamo il concetto di tavola, non come il tradizionale banchetto formale, ma come uno spazio di incontro, di scambio e di ascolto, dove si riflette non solo sull’aspetto visibile, ma anche su quello che rimane nascosto. Un simbolo, che trascende il materiale e si fa veicolo di riflessioni legate al nostro rapporto con il mondo e con gli altri. 

Ogni opera/pezzo (molti creati per la mostra) diventa recipiente di narrazioni inedite, invitando ad esplorare l'invisibile, a guardare oltre la superficie e percepire ciò che è impercettibile, che non si vede ma che si sente. A guardare oltre l’apparenza ed esplorare il contenuto, che non si limita alla forma, ma si fa veicolo di emozioni e significati profondi. A fare  da filo rosso - in una danza duale tra tradizione e contemporaneo, nutrimento fisico e spirituale – un immaginario barocco  ricco di tensioni e contrasti, che sulle pareti si esprime attraverso tele pittoriche poste in dialogo con specchi contemporanei.  Un'esposizione artistica, ma anche un'esperienza immersiva, un rituale quasi: Prendete & Mangiate non è solo un invito a  consumare, ma a riflettere, ad incontrarsi attraverso la bellezza e la poesia, favorendo una connessione più profonda con  il piacere dell'esperienza culinaria e invitando le persone ad assaporare i momenti trascorsi insieme. Senza fretta. 

L'allestimento si sviluppa attorno ad una lunga tavolata, dove protagonisti sono vasi, ceramiche e vetri. I vetri, con la loro trasparenza, riflettono la luce e creano ombre che materializzano ciò che di solito è invisibile. Sculture di roccia e vetro, materia eterna e fragile trasparenza, che in silenzio ci invitano a pensare alla magia dell’equilibrio instabile. Vasi intrecciati  con i loro fili che si uniscono, sono un’ode ai legami che si costruiscono attraverso il dialogo e l’intimità, legami che, pur  evolvendosi, restano sempre saldi e significativi. Collezioni per la tavola che esplorano il potenziale espressivo della piega  come principio generativo della forma. Origami esili ma robusti, identità scultoree effimere e funzionali, queste forme  nascono da un esercizio di sottrazione che trasforma la solidità del metallo in leggerezza visiva. Materiali plastici organici  come le resine si con-fondono in una ricerca sensibile sul rapporto tra la vita e la morte attraverso un viaggio tra memoria  storica e personale. Strutture che ruotano e si inclinano con il più lieve soffio d’aria o un tocco gentile, evocando movimenti  ipnotici che infondono vita alla scultura. Solo qui alcune evocazioni della tavola… 

Il cibo, invece, si fa protagonista in still life tessili appesi alla carta da parati oro e sono un invito alla riflessione interiore, dove anche i momenti più fugaci nascondono un senso più profondo. Gli specchi, appesi anche loro, colorati come un caleidoscopio, non si limitano a riflettere, ma reinventano la realtà trasformandola in una visione dinamica e mutevole ed aggiungono un ulteriore strato di riflessione, mentre un paravento lega il passato con il presente, con la forza di un cielo di Turner, suggerendo il continuo fluire del tempo e la memoria che si fonde con l’oggi. 


“Forgotten Tablecloth” di lessico familiare

Francesca Anfossi, Sara Bergami, Chiara Berta, Marta e Marco Bevilacqua, Cotta Studio, Teresa Lobelia D'arienzo, Alice  Del Ferraro, Claudia Di Francesco, Ferdie, Gaspard Fleury-Dugy, Fusion f., Jan Garncarek e Ewelina Makosa, Pia Glassworks, Zazie Gnecchi Ruscone, Chiara Grifantini, Hana Hillerová, Astrid Luglio, Guglielmo Maggini, Charlie Masson,  Olimpia Montani, Ylaria Pavone, Dorian Renard, Giulio Rigoni, Gala Rotelli, Andrew Pierce Scott, StudioNotte, Szkło  Studio, Mario Trimarchi, Umberto Ughi, Ùtol Ceramica, Yellowdot 

Con il supporto di Artisia. 


CAROLINA LEVI

Spazio Giallo Interiors è un collettivo audace e multidisciplinare, aperto alla creatività e alla diramazione di idee. È un laboratorio che ascolta e produce intuizioni ed emozioni, presentando modi di vivere, adattandoli alle necessità richieste da ciascun cliente.La fondatrice, Carolina Levi, ha un passato colorato come lo spazio che propone. Con un trascorso sia da attrice che da produttrice cinematografica, lavora da anni con il corpo e le emozioni esternalizzando ciò che accade interiormente. Ha fondato il festival “Misticanza”, un inno all’arte e alle arti performative, e prodotto oltre 12 documentari vincendo premi alla Biennale di Venezia nel 2016 con il film “Perché sono un genio!” e il Nastro d’Argento per il miglior documentario “1938 Diversi” nel 2019.