Elham Nejati

In primo luogo congruente all' universo. Un invito alla vita moderna con degli elementi della natura in  scala minore.

In secondo luogo: un ritorno alle origini e uso dei colori.

Pietra come prima ovvero la più duratura composizione sulla quale l'uomo ha inciso. Un enfasi agli anelli di connessione tra noi e i nostri antenati. Anelli di connessioni i quali sono impressi nel nostro inconscio.

Accettare gli allineamenti accidentali ovvero;” ogni picchio in un luogo e tempo preciso lasciaun impatto diverso". Un risultato che la sua ripetizione identica sarebbe impossibile. Gli allineamenti accidentali in ogni opera avranno un risultato esclusivo ed unico così come è l'anima di ogni individuo.

Traccia dei desideri più surreali in assoluto dell'uomo; un mondo utopistico. L'universo materiale è colmo delle imperfezioni. Lo sforza umano di essere perfetti sarebbe il desiderio più irragionevole dell'uomo.

Ogni crepa sulla pietra mostra l'anima che giace in essa. La combinazione delle superfici lisci con angoli acuti delle pietre, sorprendenti ed irripetibili (senza una sagoma o un modello di ripetizione) affinché ciascuna di esse venga capito e percepito come opera d'arte. Proprio come la definizione più completa di “luce" quando viene messa a confronto con il “buio".

Per quanto riguarda il concetto  “design", progetto “Vuoto" richiama in linea di massima:

-equilibrio sospeso,

-la reciproca fiducia,

-un luogo dove seguire gli allineamenti diritti ed obliqui; un vaso diventa “Arte” proprio nel momento in cui gli viene associato un ruolo diverso da quello suo originale.