Massimo De Santis: come ridurre di 180.000 tonnellate all’anno i rifiuti in Europa
Il Green Hero di oggi ha applicato la sua esperienza negli ambiti dell'aerospaziale e degli elettrodomestici all'economia circolare. Il risultato è un packaging riutilizzabile dall'impatto ambientale bassissimo!
Massimo De Santis è un vulcano. E vulcanico è stato il suo avvicinamento all’economia circolare avvenuto a cavallo tra il 1999 ed il 2000.
Dopo aver ricoperto incarichi di vertice in svariati settori (dall’aerospaziale a quello degli elettrodomestici), Massimo si è chiesto che cosa volesse fare della propria vita per mettere a frutto le importanti esperienze acquisite. La risposta è stata immediata: "Voglio stare sul percorso critico dell’economia, ovvero voglio occuparmi della logistica e dei suoi problemi".
Proprio in quello stesso periodo la Comunità Europea realizza il “Green Paper on Integrated Products”, uno studio che ha come obiettivo centrale la riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti durante il loro ciclo di vita. Particolare importanza viene data nello studio alla necessità di operare sull’eco-design, su un design cioè che sia concepito sin dall’inizio in ottica “circolare”.
Massimo recepisce immediatamente come una grande opportunità le indicazioni del Green Paper dei successivi protocolli riguardanti i temi ambientali e si mette
all'opera.
Brevetta a livello mondiale un imballaggio
riutilizzabile che fa realizzare, grazie alle sue passate esperienze, con l’ausilio di sofisticate tecnologie in uso
nel mondo aeronautico, tecnologie che gli consentono di ottenere un manufatto
dalle grandissime prestazioni tecniche e dai costi industriali molto contenuti,
addirittura inferiori al costo dello stesso imballaggio tradizionale.
A questo punto tramite l’azienda di cui è presidente, la Free Pack Net, Massimo sviluppa una tipologia di business completamente innovativa ed unica al mondo nel settore degli imballi riutilizzabili per i cosiddetti elettrodomestici bianchi (lavatrici, lavastoviglie, cucine, asciugatori).
Ma in cosa consiste la nuova tipologia di business?
Presto
detto: l’imballo viene noleggiato da Free Pack Net al produttore, che imballa le sue lavatrici e
le invia nel mercato. La lavatrice viene
installata dagli operatori della catena distributrice e l’imballo riutilizzabile viene
riportato nel magazzino del distributore, dove viene ritirato da Free Pack Net
che si occupa di pulirlo, ricondizionarlo, rifornendolo successivamente di nuovo
alle aziende. Dopo venti riutilizzi l’imballaggio viene tritato e con il
materiale di risulta vengono stampati dei nuovi pezzi.
È con motivato orgoglio che Massimo riepiloga i dati prodotti dal processo virtuoso che ha creato: ogni anno si ottiene un risparmio di rifiuti (polistirolo /cartone/ legno/plastica) solo in Europa equivalente a 180.000 Ton / anno (equivalenti ad un risparmio energetico del 76%, pari un risparmio di 45.000 Tonnellate di CO2 /anno solo in Europa) equivalente anche ad 1 milione di barili di petrolio. Non solo: l'imballo riutilizzabile riduce i danneggiamenti agli elettrodomestici da 4,5 milioni a zero pezzi / anno in Europa.
Non c’è che dire, il vulcanico Massimo De Santis, con capacità e competenza, ha ridisegnato il proprio futuro sviluppando eco–design e processi circolari virtuosi, divenendo un autentico Green Hero.