Lucien Dumas -MATANG , Natasha Sumant

In hindi, Rangeela significa "colorato". Ispirato dal testo di David Bachelors Chromophobia (Reaktion Books, 2001), Rangeela mette in discussione l'uso del colore nel design e le dinamiche storiche di potere che ne derivano. Utilizzando i materiali indiani indigeni, questa collezione di mobili rifrange la storia coloniale attraverso gli oggetti di arte.

I creatori - Lucien Dumas, un architetto francese, e Natasha Sumant, una stilista indiana - hanno concepito Rangeela come una mappa di materiali e tecniche.

I loro patrimoni distinti corrono parallelamente alla storia coloniale del subcontinente indiano e offrono un forum per il dialogo attraverso gli oggetti.

I materiali che per primi hanno portato la East India Trading Company e altri europei sulle coste dell'India sono utilizzati nella Rangeela Collection: i tessuti sono tinti, utilizzando tecniche tradizionali di Assam, principalmente con curcuma (giallo-arancio), radice di robbia (rosa), e semi di annatto (arancione).

Gli elementi in legno sono colorati con indaco. Come omaggio alla tradizione Mughal dell'intaglio del marmo, il marmo bianco di "Makhrana" è lo stesso utilizzato per la costruzione del Taj Mahal.

Tutti i pezzi sono stati realizzati a mano da scultori del tempio che tramandano il loro sapere ancestrale di generazione in generazione.

Le forme della collezione sono ispirate da oggetti quotidiani della vita indiana come il Thali (un piatto tradizionale multi piatto), il tavolo Dhola (uno strumento tradizionale), il charpoy (il letto da giorno ancestrale).

La fusione del tradizionale con il contemporaneo, il funzionale e il formale, l'antico e il mondano, la prospettiva europea con la sensibilità indiana, crea la base per Rangeela.

Proprio come la colonizzazione ha cambiato per sempre i paesi coinvolti, questa collezione presenta una creazione consapevole nell'era post moderna.