Martina Guandalini

Una indagine visiva che e’ arrivata dopo questi ultimi due anni di stravolgimento emotivo che mi hanno portato a riconnettermi con la parte piu’ spirituale e intrinseca di me stessa: perche’ e’ proprio quando vengono a mancare le certezze materiali e quotidiane che dobbiamo attingere alle nostre sicurezze interiori e profonde che vanno alimentate ogni giorno.

E’ dall’idea di infifinito che sono voluta ripartire.

Questi oggetti, che possono essere utilizzati sia come tavoli o sedute, sono composti da una struttura modulare: una matrice ripetibile all’infifinito che esplora visivamente l'equilibrio.

L’infifinito non possiede né un inizio né una fifine ed e’ quindi per defifinizione una forza motivante assoluta, una costante che dovremmo tenere sempre alimentata e accesa dentro di noi.

E cosi’, ancora una volta, come con la mia precedente collezione Soulmate, esploro due materiali diversi, la resina e il marmo, a contrasto, come conosciuto e sconosciuto, come sicurezza e insicurezza: esplorando riflflessioni, prospettive e ripetizioni infinite.

Un Ossimoro della propria esistenza che e’ bilanciata da una ambivalenza emotiva e resiliente.

Un’invito ad investigare le illimitate possibilità del nostro incoscio e del nostro io piu’ profondo per lasciare andare via le incertezze e abbracciare una visione trascendentale per superare quel confifine terreno e in controllo che la nostra vita quotidiana ci impone.

Una modulazione dell’infifinito che e’ pura nel suo desiderio di evocare stupore e distensione ma anche fermezza nella momentanea cancellazione di sé, del credo.

Come la sabbia…composta da infifiniti minuscoli granelli ma che crea infifiniti orizzonti…analogia del nostro essere che può proiettarsi in un universo emozionale senza limiti ordinari e incapace di esaurirsi.